Fundraising

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Il termine “fundraising” significa, letteralmente tradotto, “raccolta fondi” ma è giusto darne una definizione più esaustiva che lo definisce come “il complesso di attività chel’organizzazione nonprofit mette in atto per la creazione di rapporti d’interesse fra chichiede risorse economiche, materiali e umane in coerenza con lo scopo statutario e chi èpotenzialmente disponibile a donarle”.Il fundraising non è, dunque, solo una semplice richiesta di denaro, bensì un’attività strutturata che si basa su due principi guida dell’economia moderna: il principio di reciprocità e il principio dei matrimoni d’interesse.Il primo si riferisce ad una serie di trasferimenti bilaterali (fra due o più parti), indipendenti, liberi tra loro ma in qualche modo interconnessi.

 In quest’ottica bisogna pensare che non è vero che un donatore dona per niente, anzi dona perché hainteresse nel farlo. Un interesse che non necessariamente deve essere tradotto in termini economici ma bensì deve essere raffigurato in un bene simbolico o ancor meglio in un bene relazionale che trova godimento nelle più svariate motivazioni che sempre più sono alla fonte di una donazione. Come beni relazionali possiamo elencare: l’abitudine a ritrovarsi in certe occasioni, la famigliarità esistente all’interno di gruppi di amici o di parenti, lacomunanza di esperienze, la conoscenza reciproca, la fiducia che si instaura tra personee, soprattutto, lo scambio generato dal meccanismo di fundraising dove il donatore devolve risorse e l’organizzazione nonprofit non restituisce un bene equivalente, ma esclusivamente un bene relazionale (ringraziamento, amicizia, appartenenza) unito, a volte, ad un bene economico materialedi valore simbolico (come una tessera di socio, una notazione, una qualche forma pubblicitaria indiretta).

Possiamo quindi affermare che il fundraising è l’insieme di attività che generano uno scambio sociale, ovvero uno scambio economico impari; sarà compito del fundraiser generare gli scambi migliori e più duraturi.